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Orto Foresta - Living Soil Garden

è un'azienda agricola Rigenerativa a Ponte dell'Asse - Firenze, gestita da Flavia & Dario.
 

Coltiviamo ortaggi e frutta in un sistema agroforestale mirato alla rigenerazione dell'ecosistema, con particolare attenzione alla fertilità naturale del suolo, della biodiversità e del valore nutritivo dei nostri prodotti.

Nel nostro lavoro integriamo i metodi del market gardening biointensivo, del no-dig e dell'agricoltura sintropica.

Collaboriamo con Orto Bioattivo, un'azienda agricola biologica e rigenerativa nel cuore di Firenze.

Per approfondire il nostro ethos ed i nostri metodi, visita la sezione Ethos o dai un'occhiata al nostro blog.​

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La nostra storia

Ciao! Siamo Flavia & Dario, una coppia di orticoltori con la passione per l'agroecologia, l'autosufficienza e gli approcci rigenerativi.

Siamo cresciuti e ci siamo conosciuti in Italia, ma nel 2013 ci siamo trasferiti in Inghilterra, dove ci siamo innamorati del paesaggio, della cultura rurale e dell'orticoltura.


Spinti dal nostro desiderio (ed esigenza!) di mangiare cibo gustoso e nutriente, abbiamo iniziato ad auto-produrci tutti gli ortaggi di cui avevamo bisogno, nel nostro giardino di casa.

Così abbiamo deciso di formarci in Orticoltura e studiare estensivamente Agricoltura Rigenerativa e Sintropica, Permacultura,  Agroforestazione, Botanica e scienze del suolo.

Ispirati da tecniche ed esempi di coltivazione in armonia con i sistemi ed i processi naturali, abbiamo iniziato a praticare "no-dig" ed altri metodi rigenerativi, fino a trasformare il nostro orto domestico in un laboratorio di produzione.

Nel 2020, abbiamo avviato Living Soil Garden, un'azienda agricola rigenerativa nel cuore di Exeter, in Inghilterra. Nei tre anni di attività, abbiamo creato una CSA (Comunità che Supporta l'Agricoltura) che forniva cassette settimanali di ortaggi per la comunità locale.
Abbiamo anche sviluppato un curriculum di formazione per introdurre hobbisti ed appassionati di giardinaggio alle tecniche dell'Orticoltura Rigenerativa. 


Nel 2023, dopo aver scoperto il lavoro pioneristico svolto in Italia da giovani aziende rigenerative come Orto Bioattivo, Iside, Podere Cimbalona e molte altre, abbiamo deciso di tornare in Italia (a Firenze!) per una nuova sfida.

Ed è così che è nata OrtoForesta, un azienda agricola che produce ortaggi e frutta, sperimentando l'interazione tra componenti arboree ed orticole in un contesto difficile come quello mediterraneo.

Uno degli aspetti più belli della nostra tanto nobile quanto bistrattata professione è la possibilità di condividere la nostra esperienza, le sfumature, le domande aperte e l'etica di quello che facciamo.

La nostra visione è quella di un mondo in cui il cibo necessario a rigenerare la salute di una famiglia è prodotto all'interno del proprio vicinato e in congiunzione con la rigenerazione del paesaggio e dell'ecosistema.
Questo può realizzarsi solo se sempre più persone si interessano attivamente alla coltivazione del proprio cibo. Per questo motivo, ci piace condividere tutti gli aspetti di quello che facciamo, in maniera aperta e trasparente.

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Il nostro team

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Flavia  è un'orticoltrice appassionata del mondo vegetale e le nostre interazioni con esso.

Dario  è un orticoltore, ricercatore in agroecologia e biofisica, e appassionato di formazione e divulgazione.

Si occupa di esplorare ed ottimizzare metodi che permettono di gestire orti e fattorie produttivi, attraverso un'armonizzazione consapevole dei processi naturali.
E' affascinato dall'interazione tra dinamiche ecosistemiche, fisiologia delle piante, microbiologia del suolo e salute umana.

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Tirocinanti, Woofers & Volontari sono una parte importante del nostro team. Ogni anno accettiamo un numero selezionato di volontari motivati a diventare orticoltori professionisti, operatori agricoli ed ecosistemici.

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Come coltiviamo

Ad OrtoForesta si fondono in un unico gesto la coltivazione di cibo, la rigenerazione del territorio e la cura degli ecosistemi naturali e sociali.

 

Difficile parlare di un "metodo" nel nostro lavoro, che, se fatto in allineamento con i principi naturali, è basato sulla continua osservazione ed il costante apprendimento. Non esistono ricette esatte ed immutabili, ma soltanto uno sguardo critico e aperto.
 

In molti focalizzano i propri sforzi sul modificare i metodi dell'agrocoltura moderna per produrre cibo senza mettere a rischio la permanenza della nostra specie sulla terra.
A noi questo non interessa. Ciò che è necessario, secondo noi, è un ripensamento totale del modo in cui interagiamo con il mondo naturale, e lo sviluppo di pratiche non solo sostenibili, ma rigenerative.

 

L'agricoltura biologica, biodinamica e molti altri movimenti agricoli sono solo parzialmente rigenerativi. Puoi leggere di più su questo tema nel nostro blog, in particolare in questo articolo.
 

La trasparenza è una caratteristica imprescindibile del nostro modo di lavorare. Per questo motivo, condividiamo ampiamente i dettagli di ciò che facciamo nel campo e fuori.
 

Qui sotto puoi leggere le colonne portanti della nostra pratica agricola.
Ti invitiamo anche a consultare la sezione Letture suggerite, dove puoi trovare una lunga lista di risorse per approfondire i metodi della rigenerazione, e la sezione Materiali ed Attrezzi, dove puoi scoprire nel dettaglio cosa usiamo e perché.

Le colonne portanti del nostro metodo sono:

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  • Gestione del suolo in minima lavorazione (No-dig ) & zero prodotti di sintesi

Non disturbiamo il suolo né applichiamo prodotti chimici di sintesi, per permettere alla microbiologia del suolo di prosperare e creare relazioni simbiotiche con l'intero ecosistema.  Questa, a sua volta, finisce per nutrire le piante, che crescono con un'abbondanza di nutrimenti bio-disponibili. Per approfondire il metodo no-dig, ti invitiamo a dare un'occhiata alla nostra lista di letture suggerite ed al nostro canale Youtube.

  • Piccola scala e consapevolezza ambientale

Lavoriamo su un'estensione di terreno volutamente limitata.
Questo ci permette di concentrarci sull'uso di materiali ed attrezzi che abbiamo emissioni limitate o nulle, spesso manuali ed a batteria. Visita la sezione Materiali ed attrezzi per vedere una lista di cosa usiamo e perché.

 

  • Stagionalità ed iper-localismo
    Coltiviamo e vendiamo soltanto ortaggi stagionali, e distribuiamo i nostri prodotti tramite vendita diretta, in un raggio di pochi chilometri. Crediamo che ogni quartiere dovrebbe avere una piccola azienda agricola come la nostra, e che ciascuno di noi dovrebbe conoscere personalmente il proprio contadino di fiducia ed i suoi metodi.
    Questo riduce l'esigenza di usare serre riscaldate ed altri stratagemmi ad alto consumo energetico, e a limitare l'impatto ambientale delle consegne.

     

  • Sprechi e sostenibilità

Lavoriamo ogni giorno per ridurre gli sprechi di ogni tipo in azienda, sia nel campo che nella vendita dei nostri ortaggi. Usiamo soltanto plastica biodegradabile o bioplastiche compostabili. 
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  • Fertilità del suolo ed auto-produzione

Non usiamo alcun fertilizzante o ammendante sintetico per aumentare la fertilità dei nostri suoli. Il compost, il fieno, il letame che usiamo provengono da fornitori locali che conosciamo personalmente e che adottano metodi biologici, senza uso di prodotti chimici dannosi.
Supplementiamo queste fonti di materia organica con la nostra auto-produzione di compost, lombricompost, preparati KNF, macerati, fermentati ed inoculanti indigeni. 

 

 

  • Torba e substrati di propagazione

Evitiamo categoricamente l'utilizzo di torba in quanto la sua estrazione è estremamente dannosa per specifici ecosistemi. Il nostro substrato da vivaio, con cui autoproduciamo la maggior parte delle nostre piantine, è "peat-free" e biologicamente certificato.

 

  • Plastica

Valutiamo costantemente la sostenibilità e le modalità d'uso dei materiali che adoperiamo. La plastica, per esempio è onnipresente in agricoltura, ed è molto difficile immaginarsi un futuro in cui non lo sarà. Noi siamo totalmente trasparenti riguardo all'uso che facciamo della plastica in azienda, e siamo contenti di rispondere a qualsiasi dubbio o domanda dei nostri clienti sul tema. 

Utilizziamo teli di plastica da insilato per l'occultamento delle spontanee; questo avviene non più di una volta all'anno e i teli vengono riutilizzati per molti anni.
Adottiamo reti anti-insetto di nylon soltanto su alcune colture per proteggerle da specifici parassiti fintanto che non abbiamo una popolazione di predatori naturale abbastanza abbondante. Questo ci permette di evitare l'uso di pesticidi.
Il nostro substrato per la propagazione vivaistica viene consegnato in sacchi di plastica ed i tunnel/serre che abbiamo sono coperti con polyethylene (PE). I tubi dell'irrigazione che adottiamo sono quelli standard, anch'essi in (MD)PE.
Svolgiamo le semine in plateau fatti di plastica ultra-durevole, che durano dai 10 ai 20 anni se utilizzati bene.

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